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Lo sport è vita – di Samuele Chiappa – novembre 2016

LO SPORT E’ VITA

Lo sport è sempre stato parte di me sin dalla mia infanzia.

Inizialmente come attività di divertimento e svago; poi, possibilità di sfida e confronto; ora strumento comunicativo e significativo.

Da bambino amavo la corsa, ed ero anche iscritto a una squadra sportiva di nuoto.

I miei risultati non erano riportati nelle fasce alte delle classifiche ma ciò che importava, sempre, era la soddisfazione di aver partecipato.

Praticavo a volte anche l’arrampicata, in palestra o in montagna, sempre in sicurezza.

Quando nuotavo, quando correvo, quando arrampicavo ero felice e spensierato.

La passione per la bicicletta arrivò nell’estate del 2014 quando, con i miei amici si tornava dal CRE e con le nostre bici affrontavamo la difficile salita che porta ad un quartiere periferico del paese, vicino alle nostre abitazioni. Ci si confrontava, ci si sfidava si cresceva insieme divertendoci un mondo.

Mi innamorai delle due ruote, anche grazie alla visione di un film su Bartali, e iniziai a fare mountain bike con mio fratello e i miei amici. Partecipai a qualche gara per conoscere l’ambiente e poi, scoperta la figura di Pantani, iniziai ad amare la bici da strada.

…fino a quando non si scopri nel gennaio 2015 che avevo una brutta malattia…

Il ciclismo io l’ho continuato anche sotto le pesanti chemio a cui dovevo sottopormi per guarire.  Seguivo il giro d’Italia e il Tour de France alla tv, e partecipavo pure io con la bici sui rulli in casa…

Purtroppo le terapie erano pesantissime… e di attività fisica per molti mesi non se ne è più parlato…

Sono stato fortunato ad essere riuscito ad affrontare con testa alta, con dignità questa sfida che la vita mi poneva davanti. … ci sono stati momenti difficili che portano sconforto e voglia di mollare. In questi momenti è importante tenere fissa la meta da raggiungere e pedalare … poi piano piano … si riprende la vita “normale”… e così adesso ricomincio a salire in sella alla mia bici.

La bici per me è stata importante e lo sarà sempre. Anche quando non stavo bene organizzavo percorsi nella mia fantasia e mi pensavo vincitore.

Ora devo vincere questa di gara, ho già percorso la fase più difficile, ma anche questa, anche se più semplice, è delicata.

Lo “staff” che mi segue non mi molla un secondo e quando vincerò, vincerò per me e per tutti i ragazzi che combattono queste battaglie con grinta, orgoglio e dignità, e sarà per sempre.

Samuele Chiappa

Carvico, 15 novembre 2016