1° edizione 2015
“Un gancio in messo al cielo.
Storie di speranza.”
Presentazione concorso a
Bergamo Tv - 11 novembre 2014
Bergamo TV: durante la puntata di “Colazione con Radio Alta” del 11/11/14, Antonio Gabrieli, papà di Giulia, e Tiziana Sallese hanno presentato il Concorso artistico-letterario “Un gancio in mezzo al cielo. Storie di speranza
Può un’esperienza di malattia diventare un’occasione di speranza? Può una situazione di sofferenza trasformarsi in un sorprendente e contagioso percorso di condivisione?
L’Associazione conGiulia onlus invita tutti gli studenti delle scuole primarie e secondarie del territorio a lasciarsi ispirare dalla storia di Giulia Gabrieli, autrice del libro “Un gancio in mezzo al cielo”, e a partecipare al Concorso artistico-letterario “Un gancio in mezzo al cielo. Storie di speranza”.
Il concorso è rivolto a tutti coloro che hanno vissuto direttamente la malattia o ne hanno fatto esperienza attraverso un amico, un familiare, un conoscente, oppure semplicemente vogliono dare una libera e inedita chiave di lettura a vicende di sofferenza che hanno generato (con o senza un “lieto fine”) testimonianze di forza e di coraggio. La malattia non è un tabù, non è un argomento da rimuovere perché mette tristezza: è una condizione che può segnare una stagione della vita di ciascuno di noi. E ognuno di noi, se non si isola o non viene isolato, ha gli strumenti per affrontarla con serenità, trasformarla in un’occasione di crescita umana o addirittura in una paradossale esplosione di vitalità. Esemplare e “terapeutica” per tutti. Perché ognuno di noi ha “un gancio in mezzo al cielo”.
Nota metodologica:
Dal libro “Un gancio in mezzo al cielo” di Giulia Gabrieli, 14 anni:
“Il fatto è che la gente ha paura della malattia, della sofferenza. Ci sono molti malati che restano soli, tutti i loro amici spariscono, spaventati. Non bisogna avere paura! È proprio questo allontanamento che mette timore a noi malati. Se invece gli altri ci stanno vicino, ci vengono accanto, ci mettono una mano sulla spalla e ci dicono “Dai che ce la fai!”, è quello che ci dà la forza di andare avanti. Se questo non succede ti chiedi: perché vanno così lontano? Se loro, che non sono coinvolti in prima persona, hanno paura, allora devo temere anch’io… Perché dovrei lottare per la guarigione se nessuno mi sta accanto?
Io non ho avuto nessuno che si è allontanato da me, anzi estranei, persone che non conoscevo, si sono avvicinati a me. Ma non tutti sono così fortunati.
Io, invece, vorrei che fosse così per tutti…”
L’associazione conGiulia, nata con l’obiettivo di realizzare i progetti avviati e sognati da Giulia Gabrieli, con il lancio di questo concorso artistico-letterario si pone un obiettivo pedagogico e culturale: rompere il tabù della malattia vissuta come un tema che va rimosso se non allontanato con terrore quando tocca da vicino un bambino, un ragazzo, un giovane. Il concorso vuole contribuire a innescare un circuito comunicativo virtuoso e a creare un ponte ideale tra la scuola e l’ospedale, due realtà che oggi viaggiano su binari paralleli e costringono spesso i bambini e i ragazzi ricoverati a vivere in un mondo separato, accrescendo la loro solitudine.
Gli studenti, attraverso le forme espressive più congeniali alla loro età, andrebbero dunque stimolati a raccontare o ad elaborare originali storie di vita con una chiave di lettura liberatoria e positiva, attingendo, se lo si ritiene opportuno, alla vicenda di Giulia Gabrieli come fonte di ispirazione, ma senza trasformare i loro testi o le loro performance in una sorta di recensione del libro o di “celebrazione” della sua figura.
Premiazioni
Le premiazioni hanno avuto luogo venerdì 8 maggio 2015 presso l’ISIS Natta di Bergamo. Ospite speciale della mattinata Luigi Pelazza, inviato de LE IENE.
Tutti i lavori pervenuti, con il consenso degli autori, verranno esposti in una mostra. Presto troverete tutti i dettagli in merito.